Prosegue al Colosseo fino al 21 aprile la mostra “Göbeklitepe: L’enigma di un luogo sacro”

Roma, 04 aprile 2025 – Sull’onda del successo e del grande interesse suscitato, la mostra “Göbeklitepe: L’enigma di un luogo sacro”, ospitata al secondo livello dell’Anfiteatro Flavio lungo il percorso di visita, sarà prorogata fino al 21 aprile 2025.
L’esposizione, curata da un team di esperti italiani e internazionali, tra cui Alfonsina Russo, Roberta Alteri, Daniele Fortuna e Federica Rinaldi, con la collaborazione del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Türkiye e dell’Ambasciata di Türkiye a Roma, celebra il valore della cooperazione tra Italia e Turchia nella promozione e conservazione del patrimonio archeologico mondiale.
La mostra continuerà a offrire fino alla fine delle festività pasquali un’esperienza unica e coinvolgente ai visitatori grazie a un’esposizione ricca di contenuti multimediali e ricostruzioni tridimensionali, che permetteranno di immergersi nella vita delle antiche civiltà che popolarono il sito.
Göbeklitepe, risale a oltre 11.000 anni fa e parte del progetto Taş Tepeler diretto dal Professor Necmi Karul ed è considerato la più antica struttura monumentale mai scoperta, rivoluzionando la comprensione della storia umana e del passaggio dalle società di cacciatori-raccoglitori a quelle stanziali e agricole. Le sue maestose colonne a forma di “T”, scolpite con simboli misteriosi e figure animali, testimoniano la complessità delle prime comunità umane e delle loro credenze religiose. Riconosciuto come Patrimonio dell’UNESCO dal 2018, continua a essere un luogo di interesse per archeologi di tutto il mondo, poiché offre spunti unici sulla nascita della religione e dell’architettura monumentale.
La mostra si inserisce nel contesto delle celebrazioni culturali internazionali e si pone l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione del patrimonio archeologico mondiale. La sua proroga offrirà ad ancora più visitatori del Colosseo l’opportunità di avvicinarsi a questa scoperta, che ha riscritto molte delle nozioni storiche precedentemente accettate.