Oltre un secolo di storia di impresa italiana: quando tradizione e innovazione creano storie che durano da più di 110 anni

 

Roma, 24 settembre 2024 – Ieri pomeriggio nella cornice della prestigiosa Sala della Regina a Montecitorio si è tenuta la conferenza stampa “Oltre un secolo di storia di impresa italiana”. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Intergruppo Conservazione della Sartoria Tradizionale Italiana, ha celebrato le aziende simbolo del Made in Italy che da oltre 100 anni si pongono come obiettivo di preservare e promuovere la pregevolezza della tradizionale artigianale italiana. Attraverso il loro lavoro queste realtà hanno sempre  cercato di promuovere in tutto il mondo l’orgoglio e la bellezza della cultura e delle tradizioni del nostro Paese. 

All’evento sono intervenuti il Ministro delle Imprese del Made in Italy Adolfo Urso, il Vicepresidente della Camera dei Deputati On. Giorgio Mulè, il Presidente dell’Intergruppo Conservazione della Sartoria Tradizionale Italiana On. Domenico Furgiuele il CEO e Amministratore Unico Maurizio Marinella e al General Manager dell’azienda Alessandro Marinella, il Presidente Intergruppo Made in Italy Sen. Bartolomeo Amidei, il presidente di Amarelli Liquirizia Cav. Pina Amarelli e il Presidente di G.B. Ambrosoli S.p.A Alessandro Ambrosoli.

E.Marinella, insieme ad Ambrosoli e Amarelli hanno posto l’accento su come le loro realtà hanno sempre cercato di promuovere in tutto il mondo con le loro creazioni quanto di più bello il nostro artigianato Made in Italy ha da offrire e questo traguardo celebra anche la dedizione, la passione e l’impegno queste aziende ogni giorno mettono in campo.

Il Vicepresidente della Camera dei Deputati On. Giorgio MulèAmarelli, Ambrosoli, Marinella: tutti hanno affrontato rivoluzioni industriali e sociali, non solo ne sono usciti vincitori ma rafforzati. E questo per non aver mai avuto paura delle sfide anche se queste hanno comportato profondi cambiamenti. Rappresentano l’Italia del tenace Nord, del virtuoso centro sud e del geniale sud. Sono quell’Italia migliore che a volte risuona come una frase fatta ma che in questo caso è verità scolpita nella storia. Ed è una storia fatta di tenace e instancabile quotidianità, di sirene che suonano immancabilmente ogni sei ore per annunciare la fine di un turno e l’inizio di un altro”.

L’Onorevole Domenico Furgiuele, Presidente dell’Intergruppo Conservazione della Sartoria Tradizionale Italiana e promotore dell’evento, ha aperto i lavori della tavola rotonda così “Guai al Paese che dimentica le proprie radici. Soprattutto quando sono radicate nella storia. Come il caso dell’Italia. Le nostre radici sono antichissime, ma non solo. Hanno sempre avuto come comune denominatore l’arte e il senso del bello. Quello italiano è anche un popolo di imprenditori e di innovatori. Ed è quello che celebriamo oggi: la storia di aziende che, italiane sino al midollo, hanno attraversato un secolo di storia di questo nostro bel paese, rappresentandone tutti i valori positivi. Aziende che partite da una piccola bottega sono diventate parte integrante dell’italianità. Realtà imprenditoriali che hanno saputo stare al passo con i tempi, unendo l’esperienza dei padri e l’entusiasmo dei figli. Così come la capacità di unire la dimensione artigianale, locale, a quella imprenditoriale, globale. Auguriamo a questi alfieri del vero Made in Italy, altri 100 anni di storia e di successi.”.

Focus del confronto sono state le strategie da mettere in campo per sostenere l’industria italiana e rafforzare il Made in Italy. Alessandro Marinella, rappresentante della quarta generazione della famiglia e General Manager dell’azienda, ha raccontato che “non esiste una strategia sempre vincente. Nel caso di Marinella la differenza l’ha sempre fatta il rapporto con i clienti che nel tempo è diventato anche testimonianza dei valori a cui noi ci ispiriamo e di quanto l’artigianato sia una risorsa unica e preziosa per il nostro Paese. La nostra è la storia di un’azienda familiare che nel tempo ha imparato a coniugare la sua identità storica e culturale con l’innovazione e le sfide che il nostro tempo ci costringe ad affrontare, come l’apertura dell’e-commerce e delle pagine social e l’attenzione alla sostenibilità”.

“Senza dubbio il legame con le istituzioni nazionali e internazionali e con personalità importanti del mondo dello spettacolo ci ha permesso di farci conoscere anche più di quanto mio nonno, Eugenio Marinella, avrebbe mai immaginato quando ha aperto il negozio. Però, sono certo che se siamo qui oggi è perché, pur essendo cresciuti così tanto, abbiamo sempre tenuto fede alla nostra identità e tradizione: conduzione familiare dell’azienda, tessuti di altissima qualità inglese e produzione a Napoli.” Così Maurizio Marinella, CEO e Amministratore Unico di E.Marinella. 

La storia di Marinella, come quelle delle altre aziende che hanno partecipato alla tavola rotonda, Amarelli e Ambrosoli, sono esempi virtuosi dell’imprenditorialità italiana che, quando si lega a tradizione, identità e passione, è in grado di dar vita a vere e proprie eccellenze che contribuiscono a rendere grande il nome del nostro Paese in tutto il mondo. Nel settore della moda, il Made in Italy è diventato ormai garanzia di eleganza, raffinatezza, ricercatezza e unicità anche grazie allo straordinario lavoro di E.Marinella. 

La nostra azienda si è sempre distinta per l’attenzione alla qualità e per il rispetto delle tradizioni che ci legano al territorio e alla storia italiana. Da oltre un secolo produciamo miele e caramelle con la stessa passione e dedizione con cui mio padre ha avviato l’impresa”, ha commentato Alessandro Ambrosoli, Presidente di G.B. Ambrosoli. “Eppure non ci siamo mai fermati, evolvendo, investendo in innovazione e sostenibilità, senza mai tradire i valori e l’essenza che ci hanno reso un punto di riferimento nel mercato. Proprio l’unione tra tradizione e innovazione penso sia la chiave per affrontare le sfide del futuro e portare avanti l’eredità che ci è stata affidata.”