Nei board delle quotate di Piazza Affari più di un membro su due è donna

Nei board delle quotate di Piazza Affari più di un membro su due è donna
Milano, 26 settembre 2024 – Nei consigli di amministrazione delle aziende quotate a Piazza
Affari c’è più diversità che altrove. Anche per effetto della Legge Golfo Mosca nel 2023 più di
un seggio su due è stato affidato ad una donna, in percentuale più della media europea, il
51% contro una media del 47%. Sebbene molte di loro siano alla prima esperienza in un
consiglio, e abbiano maturato esperienza in un settore diverso rispetto a quello in cui opera
l’azienda per cui lavorano.
Si tratta di un elemento essenziale per navigare questi tempi d’incertezza, evidenziano gli
esperti di Heidrick & Struggles – società di head hunting leader globale nella ricerca di
executive – nella ricerca Board Monitor sulle tendenze emergenti nei consigli di
amministrazione nei Paesi di tutto il mondo.
Nel 2023 in italia il 43% delle quotate ha inserito nuovi membri nei consigli di
amministrazione, il 51% di loro è una donna con un’età media di 57 anni che – in generale –
ha un’educazione superiore rispetto agli uomini nella stessa posizione: la maggior parte ha
un dottorato rispetto alla controparte maschile, in molti casi semplicemente laureata.
Inoltre, come detto sopra la maggior parte di loro ha esperienze cross settoriali: si
prediligono figure con esperienza internazionale e nel campo della sostenibilità, meno
invece in quello della cybersicurezza – nonostante le crescenti preoccupazioni legate alle
nuove tecnologie. Inoltre, il 51% dei nuovi membri è alla prima esperienza.
Ciò indica che i consigli di amministrazione sono alla ricerca di un flusso costante di nuove
prospettive. Come dimostrano bene i dati: tre quarti dei posti a livello mondiale sono andati
a persone con esperienza in settori diversi da quello in cui opera la loro azienda. Questo
dipende dal fatto che servono nuove prospettive ai consigli per gestire nuovi problemi,
quello geopolitico in primis, ma non solo. Ci si aspetta di più dagli amministratori, devono
avere competenze inedite ed essere in grado di comprendere e gestire anche rischi
informatici, oltre alle crescenti preoccupazioni e normative ambientali e sociali.
«Il ruolo del consiglio sta cambiando in modo significativo, molto più di quanto
probabilmente ci rendiamo conto» ha dichiarato Niccolo Calabresi, Managing Partner
Southern Europe Heidrick & Struggles. «Come evidenziano i dati: nuove competenze e
nuovo peso del consiglio d’amministrazione all’interno delle aziende stanno ridisegnando
non solo la gestione di crisi complesse ma la stessa organizzazione aziendale. Dopo il Covid
gli amministratori stanno mettendo alla prova i confini tradizionali per rispondere alle
richieste di un insieme di stakeholder sempre più ampio e influente».