L’AGENZIA ITALIANA PER LA GIOVENTU’ IN VISITA ALLE ISTITUZIONI UE
Dal 14 al 18/12 i ragazzi selezionati dall’AIG saranno in visita studio tra Strasburgo e Bruxelles
Roma, 12 dicembre 2024 – I giovani italiani in visita alle istituzioni europee. Dal 14 al 18 dicembre, l’Agenzia Italiana per la Gioventù (AIG) organizza una visita studio presso le istituzioni europee, coinvolgendo venti ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Si completa, così, un percorso di promozione dell’identità e della cittadinanza europea, sviluppato da AIG lungo il corso dell’anno nel quale si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Parlamento UE.
L’iniziativa mira a creare un’esperienza diretta con le realtà istituzionali di Strasburgo e Bruxelles, creando un percorso di dialogo e partecipazione. In particolare, nel corso della quattro giorni, i partecipanti avranno l’opportunità di visitare il Parlamento Europeo, il Consiglio d’Europa, la Casa della Storia Europea e il Parlamentarium. Altresì, oltre a incontri con apicali rappresentanti istituzionali, i ragazzi parteciperanno attivamente a workshop, laboratori e focus group.
“L’obiettivo – sottolinea il Commissario Straordinario dell’AIG Federica Celestini Campanari– è avvicinare i nostri ragazzi alle istituzioni europee, promuovendo i valori fondamentali dell’UE, quali giustizia, solidarietà e democrazia. È essenziale che le giovani generazioni diventino protagoniste consapevoli della costruzione dell’Europa. Abbiamo ricevuto tantissime domande di partecipazione – circa 800 in meno di una settimana, da tutta Italia! Questo dato ci inorgoglisce ed è la migliore risposta a chi – ancora troppo spesso e ingenerosamente – dice che i giovani hanno poca voglia di fare. Con questa iniziativa, che si inserisce tra le attività realizzate nell’ambito dell’Atto di Indirizzo emanato dal Ministro per lo Sport e i Giovani, ribadiamo la volontà e l’impegno dell’AIG e del Ministro Abodi di favorire percorsi ed esperienze che rafforzino la conoscenza e il valore delle istituzioni europee e nazionali come luoghi di dialogo e confronto.”