GIULIO BENSASSON VINCE IL TALENT PRIZE 2023

Proclamati i vincitori della sedicesima edizione del Talent Prize 2023, dal 26 ottobre al 19 novembre in mostra al MATTATOIO di Roma 

Roma, 20 settembre 2023. È Giulio Bensasson il vincitore della XVIesima edizione del Talent  Prize, concorso ideato da Guido Talarico promosso da Inside Art e realizzato grazie al sostegno  della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale. L’edizione 2023, presentata al Goethe-Institut di Roma, ha visto trionfare l’opera  Come funghi, che vale all’artista un riconoscimento di 10 mila euro (5mila in denaro e 5mila in  promozione)

L’ideatore del premio e presidente della giuria, Guido Talarico ha dichiarato: “La sedicesima  edizione del Talent Prize dimostra ogni anno di più la ricchezza e la qualità della produzione  artistica delle nuove generazioni. La mostra dei finalisti poi coinciderà con l’inizio delle  celebrazioni per i 20 anni di Inside Art. Un’occasione che festeggeremo anche con la presenza  all’evento al Mattatoio di un’opera del maestro Emilio Isgrò, che così ha voluto accompagnare il  nostro lavoro e quello del vincitore e dei finalisti del premio”. 

La giuria, oltre a scegliere il vincitore, ha selezionato anche i nove finalisti che avranno la  possibilità, insieme ai premi speciali, di poter esporre alla mostra che si terrà dal 26 ottobre al  19 novembre al MATTATOIO di Roma. Gli artisti sono il collettivo Vaste Programme con  Calentamiento, Yuxiang Wang con Vacava, Tommaso Spazzini Villa con Autoritratti [Odissea],  Itamar Gov con Il Mausoleo dei Cedri Rifiutati, Axel Gouala con Falaise, Gianluca Brando con  Quiete, Marco Rossetti con Slander, Camilla Alberti con Bizarre Remains. Remain 2 e Daniele Di 

Girolamo con Beautiful things fading away (conversation). Tra loro sono stati individuati anche  un secondo e terzo classificato del concorso, come segno di riconoscimento di una ricerca  convincente e prospettica. Si tratta del collettivo Vaste Programme, conquistatosi il secondo  posto ex aequo con l’opera di Yuxiang Wang. Terzo classificato è Tommaso Spazzini Villa, con  Autoritratti [Odissea]. 

“Ho vinto con una installazione a dimensioni variabili, esteticamente complessa, composta da  diversi calchi di funghi lignicoli che in natura si nutrono della materia organica decomponendola,  trasformandola, e infine generando corpi fruttiferi dalle forme sorprendenti. L’intento del mio  lavoro è proprio quello di dare una forma scultorea alla decomposizione attraverso un materiale  “attraente”, una gomma siliconica impiegata nella produzione dei sextoys. L’installazione  racchiude un messaggio politico per la società: attraverso la decomposizione ridare vita a ciò che  vita non ha più”, ha detto Giulio Bensasson nel corso della cerimonia di proclamazione. 

Come per ogni edizione, si aggiungono al vincitore e ai finalisti anche i premi speciali, conferiti  dai principali sostenitori del concorso. Il Premio Speciale UTOPIA, società di Public Affairs &  Corporate Communication, è stato assegnato a un artista compreso nella selezione dei 

finalisti, Itamar Gov con Il Mausoleo dei Cedri Rifiutati. Il Premio Speciale INSIDE ART se lo  aggiudica Luca Marcelli Pitzalis per il lavoro The flag on the highest tower

Sono stati comunicati anche i premi speciali assegnati dal main sponsor del premio, la  Fondazione Cultura e Arte: Il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione  Internazionale va a Axel Gouala con Falaise; il Premio Speciale Fondazione Cultura e  Arte/Sezione Emergenti se lo aggiudica Yuxiang Wang con Vacava e infine il Premio Speciale  Emmanuele F.M. Emanuele va a Tommaso Spazzini Villa con l’opera Autoritratti [Odissea]

Eccezionalmente quest’anno è stata riconosciuta dalla giuria anche una menzione speciale per il  lavoro fotografico di Diego Randazzo dal titolo FLAT / Perché un algoritmo elimina l’uomo da una  stanza piena di solitudine?, una ricerca incentrata sul problema dell’autorialità delle immagini e  sugli inciampi generativi dell’Intelligenza Artificiale.