CORONAVIRUS, UNIONSOA: NEL DL CURA ITALIA IL GOVERNO SEMPLIFICHI LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE PER LE SOA
La Presidente Carpinello: “È importante garantire continuità alle imprese per non spegnere il motore del Paese”
Roma, 20 marzo 2020. “In questo grande momento di crisi, ognuno è chiamato a fare la propria parte ANACe noi non vogliamo tirarci indietro. Le SOA stanno continuando a garantire i loro servizi anche in queste settimane di emergenza, ma è inevitabile riscontrare delle difficoltà. Per questo chiediamo al Governo due semplici interventi per aiutare il nostro settore: estendere il termine entro il quale la SOA svolge l’istruttoria e gli accertamenti necessari da 90 a 150 giorni dalla stipula del contratto – al momento previsto da un Comunicato ANAC ma a nostro avviso necessita di essere contenuto in una norma – e permettere di utilizzare una copia, dei progetti approvati, dichiarata conforme dal legale rappresentante dell’impresa ai sensi del DPR 445/200, in sostituzione della copia autentica, pur ribadendo che l’attività delle SOA non può prescindere dal rispetto di un rigoroso procedimento di verifica ed accertamento di tutti i requisiti di carattere “generale” e “speciale” dichiara Tiziana Carpinello, Presidente di UNIONSOA – l’Associazione Nazionale Società Organismi di Attestazione.
In queste ore in cui è in discussione alle camere il DL Cura Italia, l’Associazione si rivolge al Governo, e al Parlamento tutto, per chiedere che venga fatto un passo in avanti per aiutare il settore degli appalti. Infatti, in questo periodo di emergenza sanitaria, si stanno registrando situazioni di ridotta operatività nelle amministrazioni e negli enti chiamati dalle SOA a riscontrare le richieste di verifica circa le dichiarazioni rilasciate dagli operatori economici sul possesso dei requisiti. Tali situazioni rischiano di determinare una paralisi dell’attività di attestazione, arrecando un ulteriore problema agli operatori economici, alle committenze pubbliche e, in definitiva, al sistema Paese.
“Nei giorni scorsi – continua Carpinello – abbiamo scritto una lettera al Presidente Conte e al Ministro delle Infrastrutture De Micheli facendo presente che queste semplici deroghe potrebbero, da un lato, garantire continuità alle imprese e una qualificazione comunque rigorosa nel rispetto della tutela del mercato, e dall’altro agevolare un più rapido rilascio delle attestazioni SOA in questa fase delicatissima per le pubbliche amministrazioni e le imprese del Paese”.