CODICE DEGLI APPALTI, FONDAZIONE INARCASSA: POCA TRASPARENZA E RISCHIO PASSO INDIETRO

Il Presidente Fietta: “Il nuovo codice dei contratti pubblici penalizza  

i liberi professionisti della progettazione” 

 

Roma, 6 aprile 2023. “Il nuovo Codice dei contratti pubblici, presenta alcuni elementi positivi in tema di  digitalizzazione e di organizzazione della pubblica amministrazione ma non possiamo non rilevare un passo  indietro per la platea degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti. Rispetto al vecchio codice (D.lgs. 50/2016), il nuovo testo presenta aspetti molto critici che mettono in secondo piano il lavoro e le competenze  dei progettisti. Non è stata accolta nessuna delle proposte di modifica suggerita sia da noi sia da altri professionisti della progettazione”, ha detto il Presidente della Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, nel  commentare la pubblicazione in gazzetta ufficiale del Codice dei contratti. 

“Ci aspettavamo un provvedimento equilibrato e attento alla fase progettuale in grado, nel lungo periodo, di  poter accompagnare il paese nel processo di riqualificazione del territorio, messa in sicurezza del patrimonio  edilizio e soprattutto di cantierizzazione delle nuove opere fondamentali ai fini della crescita e comunque in  linea con gli obiettivi del PNRR”, prosegue il Presidente. 

Tra i punti critici evidenziati da Fondazione Inarcassa c’è la riduzione dei livelli di progettazione che, passando  da due a tre, impoveriscono la fase di proposta e discussione e rischiano di rendere impossibile la gestione  della fase di transizione. Altra questione che non convince del tutto è il ritorno nei servizi di ingegneria e  architettura, ma non solo, agli incarichi diretti o comunque una riduzione significativa delle gare pubbliche e  delle rotazioni di incarico, andando così a segnare un’inversione di tendenza nella trasparenza delle  procedure. 

“Il ricorso all’appalto integrato rafforza i grandi player a discapito dei professionisti della progettazione. Sono  state, inoltre, sottovalutate le criticità mosse dall’ANAC che ha evidenziato quanto che l’appalto integrato  non offra garanzie né in termine di snellimento della procedura né in termini di qualità delle proposte  progettuali. Poca chiarezza, purtroppo, anche sugli affidamenti gratuiti da parte della PA, che restano  possibili in casi eccezionali”, ha aggiunto Fietta. 

“Il nuovo Codice dei contratti pubblici rischia di non essere funzionale agli obiettivi legati alla  modernizzazione e crescita del paese e in particolare a quelli contenuti nel PNRR”, ha concluso il Presidente  di Fondazione Inarcassa, Franco Fietta.