Appalti, UNIONSOA: serve digitalizzare per essere più efficienti e trasparenti

La Presidente Carpinello: “Proponiamo ad Anac di partire insieme con progetto sperimentale per agevolare le stazioni appaltanti”

Roma, 26 gennaio 2022. Con il Protocollo d’intesa firmato tra il premier Mario Draghi e il Presidente di Anac – Autorità Nazionale Anticorruzione – Giuseppe Busia, entra nel vivo il processo di riqualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, da tempo atteso ed ora tra i punti più importanti del PNRR. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto da Governo e Anac che ha portato a questo nuovo accordo, ma c’è ancora tanto da fare per poter raggiungere davvero un buon livello relativamente sia alla digitalizzazione, sia alla trasparenza, ma soprattutto alla rapidità del servizio che forniamo”, dichiara Tiziana Carpinello, Presidente di UNIONSOA – l’Associazione Nazionale Società Organismi di Attestazione.

Il protocollo si pone diversi obiettivi. La riduzione delle stazioni appaltanti, con particolare riferimento ai comuni, centralizzando il più possibile gli acquisti per spuntare prezzi migliori. Il rafforzamento e la qualificazione delle stazioni appaltanti, arginando deficit organizzativi e di professionalità dovuti all’eccessiva frammentazione. L’applicazione di criteri di qualità, efficienza, e professionalizzazione realizzando un accorpamento della domanda. L’istituzione dell’anagrafe unica delle stazioni appaltanti, inserendole secondo il livello di qualifica in possesso, e la loro provata capacità di acquisire beni, servizi e lavori, oltre che sulla base delle strutture organizzative stabili per l’acquisto, del personale presente con specifiche competenze, e del numero di gare svolte nell’ultimo quinquennio.

“Noi come Soa – ha aggiunto la Carpinello – siamo sempre state propositive nei confronti delle istituzioni, e vogliamo continuare a esserlo anche in questo frangente. Per questo mettiamo a disposizione, per migliorare il servizio, tutte le nostre competenze. In particolare, la nostra esperienza blockchain sia per il fascicolo virtuale, che è già attivo per la documentazione delle imprese attestate, con lo studio e la progettazione per la gestione di tutti gli step della catena degli appalti pubblici: dalla Attestazione al collaudo dell’opera. Il tutto attraverso la Blockchain di cui il nodo di accesso per la gestione da parte di Anac è pronto all’uso.” Infine, la proposta lanciata dalla Presidente: “Proponiamo ad Anac di partire con un progetto pilota che potrebbe coinvolgere anche le già esistenti centrali di committenza per rendere sempre più funzionale il nostro settore permettendo alle stazioni appaltanti non solo di accedere al fascicolo virtuale e aggiornarlo, ma anche consultare i macro dati di attestazione delle imprese.”